Comunicato stampa Green Drop Award | 2 settembre 2019

 

Ogni anno il trofeo del Green Drop Award contiene la terra di un luogo diverso del Pianeta ognuna simbolo di una urgente questione ambientale.

La Terra nel Green Drop Award 2019 arriva dalla Gola di Olduvai, la culla dell’umanità, il luogo dove Stanley Kubrick ambientò tutto il primo capitolo di 2001 Odissea nello spazio.

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Il Green Drop Award è il riconoscimento che Green Cross Italia assegna al film, tra quelli in gara nella selezione ufficiale della Mostra Internazionale d’Arte cinematografica, che interpreta meglio i valori dell’ecologia, dello sviluppo sostenibile e della cooperazione fra i popoli.

La terra contenuta nel Green Drop Award 2019 – la Goccia di vetro di Murano soffiata dal maestro Simone Cenedese – quest’anno arriva dalla culla dell’umanità ovvero dalla gola dell’Olduvai, l’area della Tanzania nella quale i primi ominidi hanno imparato a vivere e cooperare insieme e sono poi migrati per raggiungere ogni parte del Pianeta.

Milioni di anni fa, questa vasta regione caratterizzata dal clima arido ospitava invece, un lago, un bosco ricco di varietà vegetali e un’ampia area per il pascolo.

«Oggi i resti fossili della gola dell’Olduvai sono composti da depositi lacustri, fluviali, eolici e piroclastici che hanno restituito negli ultimi decenni resti umani e utensili di pietra che documentano quasi due milioni di evoluzione umana» spiega il paleontologo Rodolfo Coccioni che con la Settimana del Pianeta Terra ogni anno è responsabile della raccolta della preziosa testimonianza contenuta nella goccia di vetro.

Le ossa ritrovate appartengono a diverse specie di ominidi che si sono avvicendate nel corso dei milioni di anni dall’Australopithecus boisei all’Homo habilis fino ai giorni nostri (i ritrovamenti più recenti risalirebbero “solo” a 15mila anni fa).

«La Gola di Olduvai è anche uno dei luoghi più importanti per la storia del cinema. Qui il regista Stanley Kubrick e lo scrittore Arthur C. Clarke vollero ambientare il primo capitolo di “2001: Odissea nello spazio”, quello dove i primi ominidi, rappresentati quasi come scimmie, trovano il misterioso monolito nero, simbolo di un salto evolutivo– spiega Marco Gisotti, direttore Green Drop Award -. In qualche modo Kubrick metteva in scena una realtà storica. Nella gola dell’Olduvai, quasi due milioni di anni fa, infatti, è cominciato il cammino dell’umanità. Qui i primi ominidi hanno imparato a costruire utensili di pietra e da qui sono migrati i primi ominidi per diffondere la nostra specie su tutto il pianeta».

«Questo ci ricorda due cose: la prima è che siamo o siamo stati tutti dei migranti. La seconda che questo Pianeta non è nostro, che siamo degli inquilini insieme a tantissime altre specie in terra, in mare e nel cielo. Per questo, le conseguenze drammatiche del cambiamento climatico chiedono azioni immediate e responsabilità condivise, a protezione delle generazioni presenti e per quelle future» aggiunge Elio Pacilio, presidente di Green Cross Italia.

Carico di responsabilità quindi il compito della giuria del premio, presieduta quest’anno dall’attrice Stefania Sandrelli, affiancata da Claudio Bonivento, produttore e regista del recente “A mano disarmata”, Bepi Vigna, sceneggiatore e regista (suo il film di apertura della Settimana della critica a Venezia 74, “Nausicaa”), Tarcisio Agus, direttore del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna e dal cineasta venezuelano Juan Vicente Manrique.

La cerimonia di premiazione è fissata per il 6 settembre, alle 13,30, negli spazi della Fondazione Ente dello Spettacolo, Sala Tropicana 1 dell’Hotel Excelsior, Lido di Venezia.

L’edizione 2019 è realizzata con il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e in collaborazione con il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, la Sardegna Film Commission e La settimana del pianeta Terra.

 

UN’EDIZIONE SPECIALE CON L’OSSIDIANA DEL MONTE ARCI IN SARDEGNA

Un’edizione speciale del Green Drop Award 2019 conterrà invece l’ossidiana proveniente dal ricco giacimento di Monte Arci, formata circa 3,25 milioni di anni fa, raccolta dal Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna. L’edizione speciale sarà riservata ad un film uscito nella stagione 2018-2019 di particolare significato civile e ambientale e sarà consegnata il 4 settembre 2019 alle 18 presso la Villa degli autori alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.

 

I PROSSIMI APPUNTAMENTI GREEN ALLA MOSTRA DEL CINEMA

Martedì 3 settembre 2019 ore 12 – Italian Pavilion – Hotel Excelsior
SUSTAINABLE SCREENS: efficienza energetica e sostenibilità per il sistema delle sale cinematografiche italiane
Partecipano: Green Cross Italia, ANEC – Associazione nazionale esercenti cinema, Sardegna Film Commission, GSE – Gestore dei Servizi Energetici, ENEA – Agenzia nazionale per l’efficienza energetica

Mercoledì 4 settembre 2019 ore 18 – Villa degli autori
THE GREEN DREAM: sostenibilità, scienza e cinema per un domani migliore
Aperitivo sostenibile con TERRY GILLIAM
Partecipano: Valerio Rossi Albertini, Claudio Bonivento, Bepi Vigna, Tarcisio Agus, Paola Comin, Nevina Satta, Elio Pacilio, Marco Gisotti. In occasione dell’evento sarà presentata anche la mostra “Il cinema rovinato dal cambiamento climatico”: 12 grandi autori del fumetto italiano rileggono il cinema attraverso la crisi ambientale.

Venerdì 6 settembre 2019 ore 13,30 – Sala Tropicana 1 – Hotel Excelsior
CONSEGNA DEL GREEN DROP 2019
Partecipano STEFANIA SANDRELLI, presidente della Giuria, Claudio Bonivento, Bepi Vigna, Tarcisio Agus, Paola Comin, Nevina Satta, Elio Pacilio, Marco Gisotti

 

 

Da dove venivano le “terre” del Green Drop Award dal 2012 ad oggi

Il primo messaggio è stato quello del Brasile nel 2012, con la terra raccolta in occasione dell’edizione della Conferenza delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile “Rio+20”, a seguire la terra dell’Egitto, nel 2013, in segno di solidarietà con un Paese martoriato, teatro di un colpo di Stato e prostrato da scontri di piazza. L’anno successivo è stata la volta della sabbia dall’Antartide per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema del “global warming” attraverso la conoscenza di un luogo, un’immensa distesa bianca di impareggiabile bellezza e fragilità, in prima linea nello studio dei devastanti cambiamenti climatici in atto.

Per l’edizione 2015 la “goccia di vetro verde” ha ospitato la terra del Senegal, Paese al centro di progetti di cooperazione di Green Cross, dove i campi una volta fertili stanno cedendo il passo al deserto, gli uomini emigrano sfidando la sorte e chi resta fa i conti con la povertà e la fame. Nell’anno dell’enciclica “Laudato si’”, la scelta degli organizzatori è caduta su Assisi, luogo natio di San Francesco, cantore della bellezza del Creato, nel 2017 sulla terra risalente a circa 66 milioni di anni fa, al limite fra l’Era mesozoica e l’Era cenozoica, corrispondente al periodo dell’estinzione dei dinosauri, proveniente da 12 Paesi da tutti continenti. Per il Green Drop Award 2018 è stata inserita la terra del vulcano islandese Laki, la cui eruzione del 1784 causò morti, inverni rigidi, estati torride, inondazioni e carestie i cui effetti furono indirettamente fra le cause scatenanti della Rivoluzione francese.

 

Partner

Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, Sardegna Film Commission, Centro internazionale del fumetto di Cagliari, Settimana del Pianeta Terra

Media partner: TuttoGreen LaStampa, GreenStyle, La Nuova Ecologia

CARTELLA STAMPA:

https://drive.google.com/drive/folders/1VlZYD0aHIMIPXGPqAak1ibOqc1No_AwT?usp=sharing

Hashtag ufficiale: #GreenDropAward